Correva il vento, correva; e un semino
su nude rocce gli cadde dal sacco:
un semino ch‘era appena un puntino;
e si trovò solo, dentro uno spacco.
La terra, li, aveva steso un suo velo,
aveva fatto un letto poverino,
e il semino s‘addormentò contento.
E poi si ridestò ch‘era uno stelo
con un bel calice levato al cielo.
Nato nel cuore d‘una roccia brulla,
sorrise intorno, felice di nulla.
E se lo colse, innamorato, il vento.