Il semaforo: oh disdetta!
E‘ un disastro, se si ha fretta,
tutto il tempo che si perde
con quel rosso e con quel verde...
Vedi curve sui volanti
facce livide e furenti;
sono lì da pochi istanti
e già fremono impazienti:
gli uni agli altri quasi addosso
mal sopportano quel rosso.
Odi un clakson che protesta
gli altri l‘imitano...Ohibò!
Una bolgia come questa
neppur Dante immaginò
(il poeta detto eterno
che discese nell‘inferno).
Alla folle baraonda
par che l‘eco ora risponda:
"Tanto strepito a che scopo?
Passar prima, passar dopo...".